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Rapporti di coppia

Molti incontrano dei problemi di coppia e si chiedono: “E’ possibile migliorare la mia relazione? Io e il mio partner spesso litighiamo”.

Vivere in coppia spesso non è facile. Per riuscire a fare funzionare al meglio il tuo rapporto di coppia è molto utile raggiungere una buona consapevolezza di noi stessi e del nostro partner.


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Cosa mi sta chiedendo il mio partner?

Tu e il tuo partner siete seduti sul divano. Lui o lei ti chiede: “Tesoro mi prendi l’acqua per favore?”. Ma l’acqua è più vicino a lei/lui rispetto alla tua posizione. Quasi ti infastidisci, “ma tesoro, è più vicino a te, fai prima a prendetela da sola”.

Ma cosa ti sta chiedendo in quel momento? C’è qualcos’altro sotto quella domanda? Potrebbe esserci un contenuto implicito. Dobbiamo sempre chiederci, c’è una richiesta che sta sotto?

A volte le richieste sono strane, ma proprio perché vanno tradotte. C’è un’altra richiesta, come ad esempio “ho bisogno di sentire la tua attenzione”, “ho bisogno di sentire che sei davvero qui con me in questo momento, che sei presente“.

cosa mi sta chiedendo il mio partner

Sei intrappolato da qualche ora nella rete magnetica del tuo telefono e non la/lo stai considerando abbastanza o forse ha semplicemente bisogno del tuo affetto.

E se avete un figlio e vi chiede di comprargli un giocattolo? Il giocattolo è la richiesta esplicita, ma implicitamente forse vi sta chiedendo qualcos’altro. Ad esempio delle attenzioni in più.

Quindi potete anche non comprarglielo quel gioco e dargli semplicemente quello di cui ha realmente bisogno.

La prima sessione è gratuita

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Parlare a un pezzo di partner

Potete dire alla vostra fidanzata o al vostro fidanzato: “basta, smetti di dire cazzate!”?

Potremmo parlare ad una parte piccola di lei che prende il sopravvento e ad esempio le fa vedere tutto il mondo in modo negativo.

Ma questa non è lei, voi la conoscete, lei non è così. Ma ogni tanto entra in questa modalità.

Se la persona è consapevole, si alleerà con voi, per ritornare al governo di sé stessa e rimettere quella piccola parte al proprio posto. Ma serve una buona consapevolezza perché se l’altra persona non riesce a discriminare tra la vera se stessa e quella piccola parte, allora è un problema, perchè si sentirà attaccata.

Se siamo consapevoli che quella parte è solo una piccola parte, noi possiamo agire in modo diverso, tornare a riprendere in mano la nostra vita, la nostra giornata, sottraendo potere a quella parte.

E l’aiuto del nostro partner può essere molto utile a volte. Ma se noi non siamo consapevoli, allora ci sentiremo attaccati direttamente, perché ci identifichiamo in quella parte, mentre invece il nostro partner ci sta solo dicendo: “tu non sei quella lì, io ti conosco”.

La prima sessione è gratuita

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La mia ragazza mi ha lasciato

Ecco la mia risposta alla domanda di Luca (il messaggio originale è stato abbreviato per semplicità). Per inviare la tua domanda clicca qui.

Buonasera, mi chiamo Luca ho 24 anni.

La mia ex mi ha lasciato dopo 3 anni di relazione, mi ha detto che non sente più niente per me, che non prova più niente.

Il giorno successivo sono passato a prenderla, l’ho portata al mare e le ho fatto una proposta di rifidanzamento sulla spiaggia. Lei ha accettato subito ed eravamo contenti, ma durante il viaggio di ritorno ha iniziato nuovamente a cambiare idea. Ho provato a insistere ancora per qualche giorno ma nulla da fare.

Così mi sono distaccato non facendomi più sentire. Dopo qualche giorno mi ha ricontattato chiedendomi spiegazioni sul perché mi fossi distaccato, chiedendomi se avessi un’altra.

Ho notato che va spesso sul mio profilo, mi ha fatto varie scenate di gelosia su una ragazza con cui mi sentivo prima di lei.

Secondo lei era diventata sempre la solita routine e non uscivamo più come prima perché io preferivo stare a casa con lei.

Inoltre si lamenta per la mia oppressivitá.

Non so come interpretare questi suoi comportamenti e cosa fare.

Caro Luca,

se in 3 anni non si è mai comportata così, allora forse inconsapevolmente ti sta dicendo qualcosa, forse ha bisogno di sentire che la vostra storia è ancora viva.

Torna a 3 anni fa, quando tutto era da creare e lei una sconosciuta e per capirla non potevi fare altro che ascoltarla profondamente.

Oggi invece forse vivi una tua rappresentazione interna, sia di lei che della vostra storia e a lei questa rappresentazione sta stretta e a te fa perdere degli elementi essenziali. Perchè quando catturiamo le cose per farle nostre spesso queste soffocano.

Pensa a lei come una sconosciuta a cui piaci, che è pronta forse anche a rinnamorarsi, ma devi uscire dalla pozza d’acqua e ributtarti nel fiume della vita. Prova a lasciarla andare dentro e vedrai che la ritroverai fuori. E potrai rimetterti così in ascolto, risintonizzarti con la ragazza di oggi.

Inoltre ciò ti permetterà anche di capire meglio se è il caso di starci ancora insieme. A volte siamo così concentrati a voler mantenere tutte le cose al loro posto che perdiamo di vista cosa vogliamo veramente.

Quando l’hai portata al mare, le hai fatto la proposta di rifidanzamento, lei ha accettato, eravate felici, scorrevi lungo il fiume della vita, ma nel momento in cui hai sentito che lei era di nuovo “tua” sei tornato nella pozza d’acqua, dove tutto è al suo posto, dove i cambiamenti sono scomodi ed è meglio stare nella zona di confort. Lei lo ha percepito ed è tornata a risentirsi come prima.

Un caro saluto

Roberto

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Rifiuti tossici sul partner!

Il nostro partner dovrebbe essere qualcosa di valore e non una discarica di rifiuti. Durante il giorno accumuliamo stress, frustazione, rabbia… poi arriva la sera, torniamo a casa e scarichiamo tutto quello che abbiamo accumulato su di lui/lei. Potremmo quantomeno avvisare che stiamo arrivando con tutta quella roba dentro. E’ importante comunicarlo, in questo modo lo aiutiamo a capire la situazione, a capirci, dobbiamo fare squadra con il nostro partner!

Il nostro partner dovrebbe essere un qualcosa di valore e non una discarica di rifiuti. Durante il giorno è come se avessimo in mano una paletta con cui raccogliamo tutta la robaccia che troviamo per strada. Principalmente sono rifiuti, ad esempio problemi (e quindi stress), rabbia, frustrazione e dove mettiamo tutta questa roba?

In uno zaino che piano piano si gonfia, poi arriva la sera, il momento ad esempio di tornare a casa, magari dal proprio partner tutto contento perché tornate a casa. Ma il vostro zaino è diventato grande, pesa e voi giustamente cosa fate?

Lo svuotate addosso al partner! Quantomeno prima di arrivare a casa lo potreste avvertire che state arrivando con tutta quella robaccia lì. Quando ad esempio vi va di mangiare il pollo è vi fermate in rosticceria prima di arrivare a casa telefonate, “tesoro, ho comprato il pollo” ecco potreste allo stesso modo dire, “tesoro sto arrivando a casa ho uno zaino pieno di robaccia, di rifiuti tossici e ho paura che tu ne possa venire contaminata”.

Perché è importante comunicarlo? Perché così aiutiamo il nostro partner a capire con chi sta comunicando, sta comunicando con noi? Oppure con quella robaccia che durante il giorno abbiamo accumulato?

Se lo avvertiamo, riuscirà più facilmente a connettersi con noi, mentre se non lo facciamo corriamo il rischio di sembrare una cosa unica, con lo zaino, noi e tutta la robaccia che c’è dentro, A quel punto, quando il partner si troverà a comunicare qualcosa e riceverà indietro una risposta, sarà una risposta di tutto l’intero sistema che in quel momento è compromesso da alcune parti tossiche.

E’ importante fare squadra con il proprio partner e quindi informarlo della situazione, “guarda tesoro, c’è questa roba qui, non sono io”, in questo modo lei o lui può più facilmente separare i due elementi e fare squadra con te.

La prima sessione è gratuita

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