Quando guardiamo una persona arrabbiata, ci sta meno simpatica di una persona dolce, sensibile, gioiosa. Però noi non dobbiamo fermarci alle apparenze, dobbiamo guardare il bambino o la bambina che c’è dietro, perché se una persona si arrabbia così senza motivo, non è lei nel suo intero ad essere arrabbiata.
Continua a ripetere lo stesso schema all’infinito ed è incastrata dentro questo meccanismo. Chi prova rabbia è quella bambina o quel bambino che tanto tempo fa ha vissuto un dramma.
Noi dobbiamo guardare quel bambino indifeso, che si arrabbia perché non può fare diversamente. E se guardiamo con questi occhi, lei stessa si sentirà meglio, perché si sentirà in qualche modo capita.

Probabilmente non riuscirà a comprendere il perchè noi non reagiamo come lei si aspetterebbe, sarà un po’ confusa, ma non importa.
Noi possiamo continuare a guardare quel bambino arrabbiato che si trova là dentro, chiuso in una stanza, senza che nessuno lo prenda per mano e lo aiuti a diventare grande.
Dentro di noi dovremmo aprire un asilo nido. Dentro di noi tanti bambini soffrono.
La prima sessione è gratuita