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L’attenzione: Processi automatici e controllati

L’attenzione può essere sia automatica che controllata.

Nella situazione Cocktail party, come abbiamo visto laltra volta, l’attenzione è automatica.

Quindi anche se siamo molto interessati alla conversazione che stiamo facendo, la nostra attenzione si sposta involontariamente verso una conversazione a cui non facevamo attenzione.

E’ un processo automatico, in questo caso l’attenzione si sposta senza la nostra volontà.

Ma ci sono altri casi in cui i processi attenzionali sono controllati dalla nostra volontà, in questi casi possiamo spostare volontariamente il fuoco attentivo, in campo visivo, uditivo o tattile su parti del proprio corpo.

Esemi di processi automatici:

  • un rumore improvviso (attenzione uditiva)
  • un oggetto che si sposta (attenzione visiva). Potrebbe essere un oggetto che ci mette in pericolo e quindi ha senso che il processo sia automatico, perché deve avvenire in tempi brevi e indipendentemente da quello che stiamo facendo. Pensate se qualcosa si sta avvicinando velocemente e ci sta per colpire.

Processi controllati di spostamento dell’attenzione

L’attenzione può essere un faro che voi spostate volontariamente. Può accadere sia attraverso il movimento oculare: spostando gli occhi nella direzione dell’oggetto che vi interessa. È molto comune: se spostate gli occhi sostate anche l’attenzione, nella maggior parte dei casi, se non nella totalità. Questo accade perché

L’occhio non ha la stessa densità di recettori in tutto il campo visivo, ma solo nella parte centrale della retina.

Solo in quella parte abbiamo come dire l’alta definizione, tutto il resto lo vediamo come sfuocato.

Quindi abbiamo due strumenti per focalizzare l’attenzione, l’area di maggior definzione a livello dell’occhio e il filtro attenzionale di cui abbiamo parlato. Noi possiamo spostare sia l’alta definizione spostando l’occhio ma anche agire sul filtro attenzionale.

Ad esempio possiamo provare a tenere fisso lo sguardo in un punto e concentrarci in una zona periferica della vista.

Ad esempio posso parlare con te e concentrarmi su qualcosa che avviene da un’altra parte.

Spostare e aggiustare il fuoco

Come abbiamo detto quindi il fuoco può essere spostato ma anche regolato di dimensione. Possiamo quindi restringere o allargare la dimensione del fuoco.

Questa è una cosa molto importante poiché abbiamo risorse limitate e se vogliamo concentrare tutti su una piccola parte del campo visivo è importante restringere il fuoco.

A volte però è anche importante concentrarsi su una vasta area e quindi in quel caso possiamo allargare il fuoco.

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