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Paure, ansia, incertezze e cambiamento

L’evoluzione fa diventare obsoleta ogni nuova teoria

Le nuove idee di qualcuno possono essere visionarie, offrire nuovi panorami, nuove possibilità di interpretare e vivere la realtà. Possono trasformare la vita di tante persone, fornire nuove energie, ma rimangono comunque delle interpretazioni limitate nel tempo. Anche se possono sembrare assolute, difficilmente lo sono, hanno la “data di scadenza”.

La nuova idea entra nella società, provoca cambiamenti che possono anche essere molto importanti, validi, funzionali, però la teoria prima o poi verrà oltrepassata da altre teorie e si sgretolerà. Non era l’ultima teoria, quella definitiva, era solo una buona teoria.

La visione è sempre relativa, l’artefice di una nuova visione dovrebbe sempre avere la consapevolezza che anche se quella visione può trasformare, cambiare, non è la visione ultima è solo una visione limitata delle cose in quel momento.

Può rappresentare un miglioramento, un passo in avanti, ma non è la fine dell’evoluzione. L’essere vivente evolverà ancora, l’evoluzione porterà nuove percezioni, e quelle precedenti diventeranno obsolete, non funzioneranno più con la nuova struttura.

La nuova struttura può evolversi sia a livello culturale sia a livello biologico. Quando la struttura cambia biologicamente, anche il “software” deve cambiare a sua volta. Il software è la visione, la quale deve cambiare con l'”hardware“, deve riadattarsi ad esso, a volte le due strutture non vanno di pari passo, si rincorrono l’un l’altra..

Quindi quando qualcuno si ritrova ad essere ispirato da qualcosa di nuovo e questa nuova visione coinvolge le persone, e probabilmente le modifica, deve essere sempre consapevole che è soltanto una modifica temporanea, non è la modifica definitiva, è solo un’altra delle tante modifiche.

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