Non giudicare è difficile ma è anche così semplice. Basta scendere dalla sedia, dallo sgabello, dal trono, dal triciclo. Aprire le braccia e guardare il cielo che non è il cielo, è il vuoto, il nulla, ma è pieno.
Tu sei pieno e ti siedi a terra, senza sapere nulla, senza pensare e capisci, finalmente, di non capire niente.
Ed ecco perché non ha senso giudicare, perché non sappiamo nulla e sotto i castelli della nostra mente c’è solo un grande mistero.